lunedì 16 aprile 2012

Resta in carcere Marco Colella, il professore accusato di aver fatto sesso con una sua alunna

Avellino — Due pesi e due misure, come al solito. Marco Colella, l'insegnante di musica accusato di aver avuto una relazione sessuale con una sua studentessa 14enne, è rimasto in carcere. Il rapporto, come dichiarato dal Colella e dalla stessa 14enne, era consensuale, tuttavia data la minore età della ragazza si configura il reato di "corruzione di minore": questo il motivo per cui il GIP Antonio Sicuranza ha disposto il carcere per l'uomo. Il reato è lo stesso di cui è stato accusato Alessio Saro, in arte Billy Ballo, circa tre anni fa.

La stessa misura non è stata disposta, come si diceva proprio sull'articolo dedicato a Saro, per una educatrice milanese 30enne rimasta anonima al contrario del Colella: la donna, qualche mese dopo il fattaccio di Billy Ballo, si è resa responsabile di violenza sessuale su un suo allievo 13enne. La relazione anche in quel caso era consensuale, ma come per il Colella si configurava un reato in quanto nel rapporto era coinvolto un minore. Da quanto si apprende dal pezzo del Corriere, alla donna sono stati concessi gli arresti domiciliari due giorni dopo l'arresto: la PM Cristana Roveda all'epoca, vedendo che l'imputata aveva deciso di confessare la relazione e collaborare con gli inquirenti, ha infatti chiesto al GIP Andrea Ghinetti di applicare la misura della detenzione in casa al posto del carcere. Anche Colella ha confessato spontaneamente; dunque, perché lui resta in carcere? Perché il suo nome è stato pubblicato e quello dell'educatrice di Milano no?

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