lunedì 5 marzo 2012

Accusato di sevizie sulla moglie, assolto: lei era consenziente

Si procurava da sola lesioni facendo uso di lime da falegname e bisturi durante il sesso, perché le piaceva il dolore. Ma il 10 luglio 2006 decise di presentarsi al pronto soccorso del San Bortolo raccontando che il marito l'aveva legata al divano, seviziata e umiliata con un bisturi; la donna in effetti aveva una lama infilata tra le cosce. Immediato l'intervento della polizia, che ha arrestato R. F., 45enne di Torri di Quartesolo (non è stato riportato il nome completo a tutela della donna) portandolo in carcere. L'uomo ha passato qualche mese tra prigione e arresti domiciliari.

Nel corso del processo è emerso che la signora, nel frattempo separatasi, era autolesionista e le sevizie, seppur discutibili quanto si vuole, erano consenzienti: la donna era d'accordo con lui a farsi trattare in quel modo. Il pm aveva sollecitato una condanna a 3 anni e 9 mesi, ma il collegio, considerati fatti, ha deciso di prosciogliere l'imputato che adesso sta valutando l'ipotesi di chiedere i danni per l'ingiusta detenzione.

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