giovedì 20 ottobre 2011

Trovano arma da fuoco nella borsetta di lei, ma in carcere ci finisce solo lui

Gela, 18 ottobre 2011 — Teneva nella borsetta una pistola “Smith & Wesson” calibro 38 con matricola abrasa e sette proiettili: Romina Bonadonna, 29 anni, deve ora rispondere di detenzione, porto abusivo e ricettazione di arma da fuoco. Insieme a lei è stato arrestato Vincenzo Azzarelli, 45enne gelese, un pregiudicato che accompagnava la donna.

La polizia, che ha fermato la coppia e l'ha perquisita, ha infatti ritenuto che l'arma fosse in realtà di proprietà dell'uomo. Alla fine lui è finito in carcere, lei ai domiciliari. Forse le forze dell'ordine si sono fatte condizionare dal mito della donna santa e mai colpevole a prescindere, scaricando le colpe sul capro espiatorio più prossimo, il maschio per lo più pregiudicato?

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